Disegnatore umoristico, nasce a Venezia nel 1934. Offre una notevole collaborazione con la Mondadori realizzando tra il 1956 e il 1968 una numerosa serie di avventure della banda Disney tra cui le più famose sono: Le avventure di Paperin Cenerentolo, Zio Paperone e il leone aurofago, Zio Paperone e la rivolta delle macchine, Paperino e lo snif miracoloso, Paperino e il lago della paura ( in collaborazione con il veneziano Ennio Missaglia ), Archimede Pitagorico e l’uomo medio, Zio Paperone e la rosa arlecchino, Paperino e il biglietto vincente, Zio Paperone e il raggiro di Amelia e molte altre. Ricco anche il contributo con le Edizioni Alpe per cui disegna alcune storie di Cucciolo e Colbetto e con la Sageditions di Parigi che gli affidò alcune storie di Pepito, famoso corsaro creato da Luciano Bottaro. Per le edizioni Monelli, crea nel 1959 il personaggio di Joe Bretella, pubblicato sul quindicinale Tex. Per le edizioni Bianconi disegna numerose storie di Soldino e Nonna Abelarda. Di recente sono state recuperate molte di queste tavole che verranno gentilmente messe a disposizione per la pubblicazione nel sito dalla moglie Milena e dal figlio Mario. Tra i personaggi che prendono vita dalla sua fantasia, ricordiamo anche Atomino. Presso il suo studio ha mosso i primi passi come inchiostratore l’ancora dodicenne cugino Giorgio Cavazzano e Maurizio Amendola. Ha collaborato anche con un altro grande fumettista veneziano: il Maestro Luciano Gatto.
Muore ancora giovanissimo il 19 ottobre 1969 al Lido di Venezia.
Storia e disegni di Luciano Capitanio 
Storia e disegni di Luciano Capitanio
Storia e disegni di Luciano Capitanio
Storia e disegni di Luciano Capitanio
Avete la possibilità di scaricare alcune delle opere del famoso fumettista veneziano gentilmente messe a disposizione dalla famiglia. Si tratta di fumetti della famosa Nonna Abelarda pubblicati su “Soldino” negli anni ’60. Non sono scannerizzazioni fatte da giornalini dell’epoca, ma dei disegni originali inchiostrati a mano direttamente da Capitanio. Il download dei file è consentito per soli fini culturali o personali.